La storia del volontariato nella Valle del Mugnone si perde nel passato, ma dati certi danno una prima sicura presenza con la Compagnia di San Sebastiano nel 1501.
Ciò attesta la persistenza nel tempo dell’elemento laico, in quanto le Compagnie non devono essere confuse con le Confraternite o con le Congreghe: queste ultime sono ospitate ed intitolate ad un altare secondario di un edificio religioso canonico e sono rivolte spesso alla manutenzione del fabbricato di accoglienza o ad altri aspetti particolari o corporativi.
Le Compagnie, totalmente laiche, disponevano di sede propria, di addobbi e paramenti sacri e tutto quanto serviva per una gestione autonoma. Lo spirito dei fratelli uniti nella Compagnia era dettato dal vangelo essenziale degli ordini mendicanti, cioè di piena accoglienza, non rivolto al solo popolo di appartenenza o a corporazioni particolari; poteva aderirvi qualsiasi popolano o cittadino di specchiata rettitudine morale, impegnandosi all’osservanza dei capitoli della Compagnia.
Non a caso la nascita della Compagnia di San Sebastiano corrisponde agli anni della repubblica fiorentina guidata da Gerolamo Savonarola. I compiti della Compagnia erano di assistenza agli infermi e ai miseri, di raccolta di offerte di grano da distribuire ai bisognosi, di socializzazione.
Nel 1785 con legge granducale si sopprimono in Toscana le Confraternite, le Compagnie, le Congregazioni, le Centurie. Vennero riformate in Compagnie di carità, sotto l’insindacabile comando del Parroco. La perdita di autonomia raffreddò sensibilmente lo slancio altruistico dei volontari.
Dopo il 1899 vi è un risveglio delle attività della Compagnia di San Sebastiano, che istituisce un servizio di trasporto in carro lettiga e di una squadra di infermieri che sostituiscono i “portatori di infermi”. Nel 1924, con l’avvento della motorizzazione, il servizio passa alla Misericordia di Firenze.
Nel 1946 viene creata una “Società di trasporto ammalati” di Caldine, che però di fatto non faceva altro se non coordinare il servizio che veniva materialmente effettuato dalla Misericordia di Firenze e dalla Fratellanza Militare.
Nel 1965 si decide di fondare una associazione autonoma, con la disponibilità solidale della Fratellanza Militare e della Fratellanza Popolare di Peretola, con il nome di “Associazione trasporto ammalati”, poi presto mutato in “Fratellanza Popolare Valle del Mugnone” in Caldine.
La sede è in via Faentina 203 per i primi anni l’attività è unicamente quella di trasporto sanitario di emergenza ed ordinario. L’insediamento di nuove famiglie nelle nuove abitazioni costruite dalle cooperative nella zona di Via Mimmole ha portato un aumento considerevole di soci e volontari e quindi anche l’estensione delle attività.
Alla fine degli anni 80 si costituisce il gruppo della Protezione Civile, che nato, per prevenire ed intervenire in caso di calamità nel territorio fiesolano, ha poi esteso gli interventi in tutto il territorio nazionale partecipando ai soccorsi, tra gli altri, per le alluvioni in Liguria e Toscana nel 2011/2012 quella di Livorno nel 2017 e per i terremoti in Umbria del 1999, in Abruzzo del 2009, in Emilia nel 2012 e recentemente nel Centro Italia nel 2016.
Il Gruppo Donatori prende vita nei primi anni 90, poi sarà la volta delle attività ricreativa e degli studi medici, attualmente la Fratellanza Popolare è una realtà ottimamente radicata nel tessuto sociale della Valle del Mugnone e del Comune di Fiesole.
Nel 2007 l’associazione ha trasferito la propria sede all’interno del nuovo centro civico costruito nella nuova zona di Caldine. E’ una palazzina di due piani nel quale oltre alla zona operativa per i volontari sono stati collocati degli studi medici, gestiti dai volontari dell’associazione, nei quali operano medici e pediatri di base e medici specialistici.
Gli altri servizi che l’associazione attualmente offre sono:
- copertura per 24 ore del servizio di emergenza con a bordo dell’ambulanza il defibrillatore a disposizione della Centrale Operativa (112)
- trasporto sanitario ordinario (dimissioni e ricoveri da/in strutture sanitarie)
- accompagnamento disabili e pazienti non autosufficienti alle strutture di competenza
- gruppo di protezione civile
- gruppo donatori di sangue e midollo osseo
- banco alimentare